L6: I Database Relazionali
Esso si chiama così perché è fondato sul concetto matematico di relazione tra insiemi di oggetti.
Dal punto di vista matematico, dati n insiemi A1, ……, An, si dice relazione un sottoinsieme dell’insieme di tutte le n-uple a1,……,an che si possono costruire prendendo nell’ordine un elemento a1 dal primo insieme A1, a2 dal secondo insieme A2 e così via.
Il numero n si chiama grado della relazione, gli insiemi Ai si chiamano domini della relazione, e il numero delle n-uple (indicate con il termine tuple) si chiamano cardinalità della relazione.
La relazione viene comunemente rappresentata con una tabella, avente tante colonne quanti sono i domini (grado della relazione) e tante righe quante sono le n-uple (cardinalità della relazione). I nomi dei domini sono i nomi delle colonne, i valori che compaiono in una colonna sono omogenei tra loro, cioè appartengono a uno stesso dominio. La relazione è quindi una collezione di n-uple, ciascuna delle quali contiene i valori di un numero prefissato di colonne. La relazione rappresenta un’entità, ogni n-upla rappresenta un’istanza dell’entità, le colonne contengono gli attributi dell’entità, il dominio è l’insieme dei valori che possono essere assunti da un attributo.
La chiave della relazione è un attributo o una combinazione di attributi che identificano univocamente le n-uple all’interno della relazione, cioè ogni riga della tabella possiede valori diversi per l’attributo (o gli attributi) chiave.
Requisiti del Modello Relazionale
- tutte le righe della tabella contengono lo stesso numero di colonne, corrispondente agli attributi;
- gli attributi rappresentano informazioni elementari (o atomiche), non scomponibili ulteriormente, cioè non ci sono campi di gruppo che contengono per ogni riga un insieme di valori anziché un solo valore;
- i valori assunti da un campo appartengono al dominio dei valori possibili per quel campo, e quindi sono valori omogenei tra loro, cioè sono dello stesso tipo;
- in una relazione, ogni riga è diversa da tutte le altre, cioè non ci possono essere due righe con gli stessi valori dei campi: questo significa che esiste un attributo o una combinazione di più attributi che identificano univocamente la n-upla, e che assumono perciò la funzione di chiave primaria della relazione;
- le n-uple compaiono nella tabella secondo un ordine non prefissato, cioè non è rilevante il criterio con il quale le righe sono sistemate nella tabella.
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